I Messapi o Popolo dei Due mari, con riferimento all’Adriatico e allo Ionio, erano un’antica popolazione provenienti dalla Illiria, la zona posta fra le attuali Albania, Montenegro e Dalmazia. I Messapi iniziarono la loro penetrazione nella penisola salentina intorno al 900 a.C. giungendo poi a fondare importanti centri agricoli e pastorali come Rudiae, Cavallino, Vaste, e attivissimi centri sulla costa come Roca Vecchia, Ugento e Otranto. Nei successivi due secoli gli insediamenti sono caratterizzati da capanne destinate a nuclei famigliari allargati, con murature di elevazione in materiali deperibili e coperture con frasche. A partire dal VII secolo a.C. i Messapi strinsero rapporti con le popolazioni vicine, come provano i numerosi frammenti di vasellame greco trovati negli scavi di Otranto. Il periodo di maggiore vitalità della civiltà messapica è fra il VI e il V secolo prima di Cristo. E’ possibile infatti ascrivere a quell’arco temporale alcune importanti innovazioni: la comparsa della scrittura, che utilizza l’alfabeto greco; le pratiche rituali e religiose, anch’esse con molte affinità con la cultura ellenica. E le capanne dell’Età del Ferro sono sostituite da abitazioni a più ambienti, organizzate attorno ad un cortile, con muri di pietra e copertura con tegole. Seguirà poi una fase di stasi e di crisi, a causa del conflitto con la potente Taranto. Il periodo più ampiamente documentato, grazie agli oggetti e alle monumentali vestigia giunte fino a noi, è quello fra il quarto e il terzo secolo avanti Cristo. Gli insediamenti preesistenti – Rudiae e Muro Leccese – si allargano molto, favorendo la nascita di piccoli nuclei insediativi per un più profondo sfruttamento del territorio, legato a innovazioni in ambito agricolo. Poi però arrivano i Romani. Dopo la conquista dell’ellenica Taranto nel 272 a.C. e la presa di Brindisi nel 267 a.C., i Romani procedono alla sistematica conquista e sottomissione del Salento Messapico. Nel 266 cade anche Rudiae, immediatamente romanizzata. E i secolari rapporti fra i Messapi e l’Italia magno greca furono sconvolti e poi cancellati.